mercoledì 25 aprile 2007

Le vie del vento di Nini' Luciano

Il libro inizia con un attacco corale alla Marquez.
Protagonisti ed ambiente entrano in scena prepotentemente come in un racconto epico.
C'e' la Calabria con la sua poverta', c'e' l'eroe venuto da lontano e il poeta che racconta le meraviglie di quel tempo.
E anche Noi, Io e i miei coetanei, c'eravamo.
Eravamo solo comparse e tante cose non le capivamo.
Sentivamo solo l'adrenalina che ci pervadeva. Era la nostra giovinezza.
"Le vie del vento" ci riporta al sogno della prima gioventu', alle atmosfere fumose dei circoli culturali, alle nazionali senza filtro (comprate 5 in una bustina).
Il libro snocciola e racconta fatti e cose che movimentavano la nostra vita di studenti e la condizionavano. Uscivamo al mattino, col nostro eskimo puzzolente di fumo di tabacco, e non sapevamo quello che il giorno ci avrebbe portato e quale nuova esperienza avremmo fatto.
E' un libro che ci inebria perche' ci fa pensare che allora fummo, noi vibonesi, "ombelico" del mondo studentesco italiano e ci spiega come da Vibo Valentia passarono uomini e idee che nel bene e nel male avrebbero condizionato la vita italiana nel succesivo decennio.
E' un libro che ogni mio coetaneo dovrebbe leggere perche ci sospende dalla quotianita' e ci riporta all'ingenuita' dei sogni.
Franco Mellea

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